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Sagra Cusignana: luogo d'incontri

La Sagra è la grande festa del paese, luogo dove i cusignanesi si trovano e si ritrovano. È il momento in cui chi non ci abita più, ritorna, chi ci vive, esce, per far vivere la piazza. Sono 12 giorni in cui più di 200 persone si danno il cambio giorno e notte, per divertirsi e far divertire.

 

Tutto inizia alle 6 di mattina, quando i primi collaboratori, eroici, puliscono ogni centimetro quadrato della sagra, e si conclude a notte fonda, quando i giovani addetti ai chioschi si danno la buonanotte, congedandosi dagli ultimi clienti.

 

La Sagra è un lungo romanzo, fatto dalle storie di chi la vive: amori che nascono e altri che finiscono; bimbi che crescono; ragazzi che diventano adulti; adulti che invecchiano.

 

È la vita di Cusignana!

Lettera di Don Dionisio ai visitatori

Una festa popolare, la Sagra di Cusignana, una festa religiosa. Due realtà che si mescolano perché così è nella storia della parrocchia, del paese. Il popolo si ritrova attorno alla Madonna Assunta, la cui statua il 15 agosto gli Alpini portano in processione per le vie del paese. Nella sua figura di madre tutti si sentono accomunati. Anche dalle parrocchie vicine, da sempre, giungono persone a invocare il suo aiuto, perché la chiesa di Cusignana era la matrice del territorio. Di qui nasce il bisogno di festa, come in una famiglia si festeggia la propria madre. Il cuore è la devozione a Maria, l'invocazione del suo aiuto; il corpo è la grande festa che si vive in quei 12 giorni e che si amplia ogni anno con la partecipazione di nuove persone che in questo evento ritrovano un clima di festa e di comunità.

Don Dionisio Rossi, parroco di Cusignana

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